Obiettivi del corso
Con il presente Bando la Regione del Veneto intende promuovere e sostenere le piccole e medie imprese (PMI) a prevalente partecipazione femminile nei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi nonché le attività professionali esercitate da donne, operanti in forma singola, associata o societaria, al fine di rafforzare e arricchire il tessuto imprenditoriale veneto. Gli interventi previsti dal presente Bando devono essere realizzati e localizzati nel territorio della Regione del Veneto. La localizzazione dell’intervento deve essere individuata in fase di presentazione della domanda. Nel caso in cui al momento della presentazione della domanda la sede non sia stata ancora definita, si potrà indicare una sede presunta.
Il Bando ha una dotazione finanziaria iniziale pari a euro 2.300.000,00. È possibile l'assegnazione di risorse aggiuntive in caso di ulteriore futura disponibilità finanziaria. Una quota, pari ad euro 500.000,00 è riservata alle domande di contributo presentate dalle professioniste, operanti in forma singola o associata, iscritte agli ordini professionali e quelle aderenti alle associazioni professionali
La domanda può essere compilata e presentata a partire dalle ore 10.00 di giovedì 16 febbraio 2023, fino alle ore 12.00 di mercoledì 8 marzo 2023. Alla chiusura dei termini verrà definita una graduatoria provvisoria formata mediante l’attribuzione automatica di un punteggio basato sulla rispondenza del progetto ai criteri di priorità elencati al paragrafo 18.1 del bando. Seguirà la valutazione dei progetti.
Il codice ATECO 96.09.04 - Servizi di cura degli animali da compagnia (esclusi i servizi veterinari) rientra tra i codici ATECO previsti dal Bando.
Requisiti
Sono ammesse alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese (PMI), come definite dalla Raccomandazione della Commissione 6 maggio 2003, n. 2003/361/CE, dei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi e le professioniste, che rientrano in una delle seguenti tipologie:
- imprese individuali il cui titolare è una donna residente nel Veneto da almeno due anni;
- società di persone o società cooperative in cui la maggioranza dei soci è costituita da donne residenti nel Veneto da almeno due anni o la maggioranza delle quote di capitale è detenuta da donne residenti nel Veneto da almeno due anni;
- società di capitali in cui la maggioranza dei componenti dell’organo di amministrazione è costituita da donne residenti nel Veneto da almeno due anni o la maggioranza delle quote di capitale è detenuta da donne residenti nel Veneto da almeno due anni;
- consorzi costituiti per almeno il 51 per cento da imprese femminili come definite alle lettere a), b) e c);
- professioniste iscritte agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali contenute nell’elenco di cui al comma 7 all’articolo 2 della legge 14 gennaio 2013, n. 4 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” e in possesso dell’attestazione rilasciata ai sensi della medesima legge, residenti da almeno due anni in Veneto. In caso di professioniste operanti in forma associata, l’Associazione professionale o lo Studio associato devono essere costituiti in maggioranza da donne residenti nel Veneto da almeno due anni.
Tali requisiti devono:
a) sussistere alla data del 20 gennaio 2023;
b) permanere dopo la presentazione della domanda sino al termine di tre anni successivi alla data del decreto di erogazione del contributo, pena la decadenza dal diritto al contributo concesso con conseguente revoca totale dello stesso.
Sono ammissibili le spese relative a beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
- per le PMI (escluse le professioniste operanti in forma societaria come individuate ai punti 2, 3 e 4, par. 4.1, lett. e.1):
a) macchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature;
b) arredi nuovi di fabbrica (limite massimo di euro 15.000,00 (quindicimila/00));
c) negozi mobili;
d) autocarri furgonati a esclusivo uso aziendale (spesa forfettaria di euro 10.000,00 (diecimila/00);
e) opere murarie e di impiantistica (limite massimo di euro 10.000,00 (diecimila/00)
f) spese per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili (nei limiti di spesa di cui al par. 6.2, lettera f));
g) software e realizzazione di sistemi e-commerce (limite massimo di euro 10.000,00 (diecimila/00));
h) spese generali (spesa forfettaria di euro 3.500,00 (tremilacinquecento/00));
i) spese per la riqualificazione e il potenziamento dei sistemi e degli apparati di sicurezza (limite massimo di euro 16.000, 00 (sedicimila/00));
- 6.1.2 per le professioniste, operanti in forma singola, associata o societaria:
a) macchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature;
b) arredi nuovi di fabbrica (limite massimo di euro 5.000,00 (cinquemila/00));
e) opere murarie e di impiantistica (limite massimo di euro 3.000,00 (tremila/00));
g) software e realizzazione di sistemi e-commerce (limite massimo di euro 4.000,00 (quattromila/00));
h) spese generali (spesa forfettaria di euro 2.000,00 (duemila/00));
L’agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, è pari al 30% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione dell'intervento:
a) per le PMI (escluse le professioniste operanti in forma societaria come individuate ai punti 2, 3 e 4, par. 4.1, lett. e.1):
- nel limite massimo di euro 51.000,00 (cinquantunomila/00) corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari o superiore a euro 170.000,00 (centosettantamila/00);
- nel limite minimo di euro 6.000,00 (seimila/00) corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari a euro 20.000,00 (ventimila/00).
b) per le professioniste operanti in forma singola, associata o societaria:
- nel limite massimo di euro 12.000,00 (dodicimila/00) corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari o superiore a euro 40.000,00 (quarantamila/00);
- nel limite minimo di euro 3.600,00 (tremilaseicento/00) corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari a euro 12.000,00 (dodicimila/00).